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Fondo Ruffilli

 

Inventory completo  

Archivio di Roberto Ruffilli

1983 giugno 1 - 1988 febbraio 25 

Soggetto conservatore

Fondazione "Roberto Ruffilli"

Tipologia

ente di cultura, ricreativo, sportivo, turistico

Condizione giuridica

privato

Contatti

Tel: 0543 26192, Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

FONDO DIGITALIZZATO

Senato della Repubblica "Archivionline"


Soggetto produttore

Ruffilli, Roberto

Estremi cronologici

1937 febbraio 18 – 1988 aprile 16

Tipologia

Persona

Profilo storico / Biografia

Roberto Ruffilli nasce a Forlì il 18 febbraio 1937, consegue il diploma di maturità classica nel 1956 presso il Liceo ginnasio statale "G. B. Morgagni" di Forlì e in seguito vince un concorso bandito dal Collegio Augustinianum dell'Università Cattolica di Milano, dove sceglie di frequentare la facoltà di Scienze politiche. Allievo di Gianfranco Miglio, si laurea nel febbraio del 1961 ed entra di lì a poco nell’Istituto per la Scienza dell’Amministrazione pubblica (Isap), costituito in quegli anni a Milano su iniziativa dello stesso Miglio e di Feliciano Benvenuti, altra figura di riferimento nel percorso formativo di Ruffilli. Nel 1968 ritorna al Collegio Augustinianum in veste di direttore, incarico che lascia nel dicembre 1970, quando inizia la sua carriera accademica come docente di Storia dell'amministrazione pubblica all’Università di Sassari. L'anno successivo approda alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna dove insegna Storia moderna e a partire dal 1973 Storia contemporanea. Infine, nel 1987 diventa professore ordinario di Storia delle Istituzioni politiche presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna.

Nel 1982 Ruffilli entra a far parte di un gruppo di consulenti al seguito del Segretario della Democrazia cristiana Ciriaco De Mita. L'anno successivo viene eletto nel collegio laziale al Senato nelle file del gruppo democratico cristiano. Nel corso della nona Legislatura entra a far parte per pochi giorni della settima Commissione permanente (Istruzione pubblica), per poi essere designato come membro della prima Commissione (Affari istituzionali). Partecipa inoltre alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2, attiva dal 12 agosto 1983 al 10 luglio 1984 e, in qualità di Capogruppo della Dc, alla Commissione parlamentare per le riforme istituzionali, i cui lavori si sono svolti 24 novembre 1983 al 29 gennaio 1985. Nel giugno del 1987 viene rieletto nelle liste del partito democristiano al Senato, continuando la sua attività nella Commissione Affari istituzionali.

Il 16 aprile 1988 viene ucciso nella sua abitazione a Forlì da una cellula della Brigate Rosse per la costruzione del Partito Comunista Combattente (BR-PCC).

Fonti

Piretti 2008
Maria Serena Piretti, Roberto Ruffilli: una vita per le riforme, Il Mulino, 2008

Ridolfi 1990
Roberto Ruffilli. Un percorso di ricerca, Franco Angeli, 1990

Balloni 2000
Roberto Ruffilli. L'uomo, il politico, la vittima, Clueb, 2000

Nobili1989
Roberto Ruffilli, Istituzioni, Società, Stato (3 voll.), Il Mulino, 1989-1991  


Tipologia del livello di descrizione

fondo

Metri lineari

1.2

Consistenza

bb. 10, fascc. 140

Contenuto

Si compone della documentazione prodotta da Roberto Ruffilli nell'ambito della sua attività come membro della Commissione parlamentare per le riforme istituzionali, denominata anche "Bicamerale riforme" o più comunemente "Commissione Bozzi", dal nome del suo Presidente Aldo Bozzi. In particolare sono presenti i resoconti delle sedute, le relazioni del Presidente, i verbali dell'Ufficio di Presidenza, di cui Ruffilli era membro, la raccolta delle rassegne stampa, i documenti presentati dai partiti nelle varie fasi del dibattito, le decisioni degli organi direttivi e pronunciamenti di diversi esponenti della Democrazia cristiana.

I fascicoli contengono inoltre la raccolta dell'attività parlamentare di Roberto Ruffilli nel corso della decima legislatura, collezionata e aggiunta in seguito alla sua morte.

Storia archivistica

Il nucleo documentario oggetto del presente intervento di riordino e inventariazione copre un arco cronologico e considera un settore di attività molto delimitato e costituisce certamente una piccola parte dell'intero archivio di Roberto Ruffilli. Alcuni articoli di giornale scritti nei giorni successivi alla sua morte fanno principalmente riferimento al patrimonio librario che egli avrebbe destinato in un lascito testamentario alla costituenda sede dell'Università di Bologna a Forlì (Carlino 22 aprile 1988, Carlino 8 maggio 1988, Corriere 7 maggio 1988). In questi articoli vengono menzionate sia le carte che i libri, ma, nel primo catalogo dattiloscritto del fondo librario pubblicato ad un anno dalla sua morte, nell'aprile 1989 (Catalogo Ruffilli 1989), non è presente nessuna indicazione in merito alla presenza di materiale archivistico.

Nel contempo risulta complicato definire con chiarezza le modalità con le quali il presente nucleo documentario sia effettivamente arrivato presso la sede della Biblioteca del Dipartimento di Politica, Istituzioni e Storia dell'Università di Bologna. Negli archivi della Biblioteca e del Dipartimento a cui afferisce (entrambi confluiti nel Dipartimento di Scienze politiche e sociali) non sono state trovate tracce relative ad una presa in carico del fondo o documentazione che ne attesti la donazione. Non vi è alcun riferimento nemmeno nel bollettino della Biblioteca di Politica, Istituzioni e Storia, pubblicato semestralmente a partire dal 1985, che offre un resoconto delle acquisizioni. Peraltro anche le testimonianze raccolte da personalità vicine alla figura di Ruffilli risultano discordanti. Una prima versione, sostenuta da Pierangelo Schiera, afferma che il materiale provenga dalla sede nazionale della Democrazia cristiana a Roma e che sia stato inizialmente portato a Forlì e conservato presso la sede dell'Associazione degli amici di Roberto Ruffilli. Tale documentazione sarebbe stata poi trasportata a Bologna in un secondo momento non precisato. Secondo Maria Serena Piretti e Raffaella Gherardi, invece, Ruffilli avrebbe portato nel suo studio a Bologna, al Dipartimento di Politica, Istituzioni e Storia, le carte relative alla "Commissione Bozzi" per scopi di ricerca e poi, in seguito alla sua morte, questo materiale sarebbe stato trasferito nei locali della Biblioteca. Il fatto che non sia presente un riscontro documentario che attesti il trasferimento della documentazione da Forlì a Bologna, che con buona probabilità avrebbe dovuto esserci essendo il frutto di un accordo tra due soggetti distinti, l'Università di Bologna e l'Associazione degli amici di Roberto Ruffilli, rende più probabile la seconda versione, ovvero quella relativa ad uno spostamento interno al Dipartimento, dallo studio del professore alla Biblioteca. D'altronde, se questa versione dovesse essere vera, si può ipotizzare l'esistenza di un secondo nucleo documentario dell'archivio di Roberto Ruffilli, quello proveniente dalla sede nazionale della Dc, che si dovrebbe trovare ancora a Forlì conservato in qualche luogo non ben definito.

In seguito al versamento, il fondo non ha subito alcun trattamento specifico da parte del personale della biblioteca, se non l'etichettatura dei singoli faldoni. Nel 2004 è stato certamente consultato nell'ambito della ricerca pubblicata da Maria Serena Piretti (Piretti 2008) sulla vita di Roberto Ruffilli. In questo contesto è stata aggiunta una parte della documentazione attualmente conservata relativa all'attività parlamentare di Roberto Ruffilli, molto probabilmente reperita nel sito del Senato della Repubblica (sono presenti infatti documenti stampati dal sito del Senato in data 7 ottobre 2004) e servita per la redazione dell'appendice del volume.

Nota dell'archivista

Il fondo è articolato nelle seguenti serie:

- Lavori della Commissione parlamentare per le riforme istituzionali;
- Rassegna stampa della Commissione parlamentare per le riforme istituzionali;
- Dibattito nella Democrazia cristiana per le riforme istituzionali;
- Raccolta dell'attività parlamentare nel Senato della Repubblica nel corso della decima legislatura.

Da un'analisi della documentazione è stato possibile individuare tre distinte serie, una caratterizzata dall'omogeneità di un'unica tipologia documentaria, la rassegna stampa, le altre per affinità di contenuto, una prima relativa all'attività svolta nella Commissione parlamentare per le riforme istituzionali, una seconda incentrata maggiormente sul confronto interno alla Democrazia cristiana. Allo scopo di favorire una migliore comprensione del fondo è stata collocata al primo posto la serie relativa ai lavori della "Commissione Bozzi", ponendo le rimanenti serie nell'ordine sopra indicato. In coda è stata posizionata la serie relativa alle attività parlamentari nel Senato, che si è ritenuto utile mantenere, nonostante sia stata collezionata a seguito della morte di roberto Ruffilli.

Per questo fondo è stata scelta una descrizione a livello di unità archivistica, comprendendo, qualora presenti, le sottounità archivistiche (sottofascicoli).
Le unità archivistiche all'interno delle serie sono state ordinate cronologicamente. I sottofascicoli e i documenti all'interno delle unità archivistiche sono stati organizzati in ordine cronologico. Per ogni fascicolo e sottofascicolo è stata effettuata la cartulazione dei documenti, per ciascuno dei quali è stato attribuito un numero che identifica la sua posizione all'interno dell'unità affiancato da un secondo numero che identifica il numero di pagina (ad es. 2.13).

Tale trattamento non è stato esteso alla documentazione che conserva una numerazione originale (ad es. rassegne stampa e pubblicazioni a stampa).

Inoltre, è stata descritta a livello di unità documentaria una selezione di 73 documenti particolarmente significativi per la ricostruzione delle attività di Ruffilli e della Commissione parlamentare per le riforme istituzionali. Per ciascun documento è stato riportato il numero del documento attribuito nella cartulazione e il numero di pagine. Alle buste e ai fascicoli è stato infine attribuito un numero di corda progressivo, rispettivamente da 1 a 10 e da 1 a 140.

Stato di conservazione

discreto

Fonti

Carlino 22 aprile 1988
All'Università i libri di Ruffilli, 22 aprile 1988

Carlino 8 maggio 1988
Ruffilli ha pensato alla "Cattolica" e ai poveri di Forlì, 8 maggio 1988

Catalogo Ruffilli 1989
Comune di Forlì, Serinar, Catalogo Fondo "Roberto Ruffilli", s.e., aprile 1989

Corriere 7 maggio 1988
Trovato il testamento di Ruffilli. Eredi la Cattolica e la Parrocchia, 7 maggio 1988

Piretti 2008
Maria Serena Piretti, Roberto Ruffilli: una vita per le riforme, Il Mulino, 2008