Sentiamoci (democraticamente) liberi
#CITIZENKIT 8 – 2022/2023: SENTIAMOCI (DEMOCRATICAMENTE) “LIBERI”
Nella cura quotidiana del “sistema immunitario” della democrazia - al cui contributo i giovani studenti oggi, adulti di domani, saranno presto pienamente chiamati - un ruolo capitale è giocato dall’esercizio di una cittadinanza consapevolmente partecipata: una pratica civica e civile della coesistenza organizzata - alla costante ricerca del miglior equilibrio possibile tra libertà individuale e sicurezza collettiva - che si è chiamati ad operare con un sano realismo, ma intriso dell’ottimismo della volontà.
Serve, vale a dire, imparare ad affrontare la distanza inesorabile tra il modello ideale di società - intesa come spazio di valori e garanzie - cui aspiriamo e le effettive condizioni di vita concesse dal sistema nazionale, comprese le specifiche dimensioni locali, a fronte di quell’alto principio di uguaglianza che la stessa Carta Costituzionale, all’art. 3, afferma essere uno dei pilastri fondativi della Repubblica.
Sta proprio nella sovente, e frastagliata, incapacità del “nostro stare assieme democratico” a garantire uguaglianza - di benessere, opportunità, riconoscimenti, beni e servizi - lungo la Penisola, che la cittadinanza partecipata (ovvero la cosciente condivisione dei pesi e delle responsabilità della cosa pubblica) entra in crisi, aprendo pericolosi ambiti di legittimazione a dinamiche “risolutorie” illecite, che prescindono dai valori e dalle garanzie promossi per la tutela, la promozione e la libertà di ognuno di noi.
Significa che, in contesti socio-territoriali particolarmente sfavoriti e disagiati, al malessere dettato dalle ingiustizie della disuguaglianza e alla sostanziale assenza dello Stato, si risponde con crescenti prassi opportunistiche, corruttive e criminali, che finiscono per costringere parti rilevanti delle comunità locali al di fuori dell’alveo della legalità democratica e degli obiettivi di Bene Comune che la compongono.
Come una metastasi tumorale, questo male della democrazia - che può assumere le svariate forme d’illegalità, comunque ascrivibili al fenomeno plurale delle mafie e delle sue collusioni interessate - si espande e penetra anche nelle Regioni a maggiore “coesione” e “tenuta” civica, spesso a partire da vaste infiltrazioni economiche e finanziarie che inquinano e forzano mercati del lavoro in crisi di liquidità o sottoposti a bolle speculative.
Tale capacità d’intrusione e contaminazione mafiosa, anche nei territori considerati “virtuosi” per l’immaginario comune, è determinata non solo dalla forza e dalla sofisticazione raggiunta dalla grande criminalità organizzata, ma anche e soprattutto dall’ancora troppo limitata consapevolezza nelle popolazioni e nelle classi dirigenti locali rispetto ad una minaccia profondamente distruttiva e anti-democratica, che tuttavia non assume al Nord gli stessi tratti di esplicita violenza mantenuti al Sud del Paese.
La recente conclusione dell’iter giudiziario per il cosiddetto Processo Aemilia ha dimostrato, con i suoi pesantissimi capi d’accusa e le sue condanne complessive a centinaia di anni di carcere, come anche l’Emilia-Romagna sia stata gravemente “infettata” dalla piaga mafiosa, e proprio negli ambiti e nelle dimensioni economiche (piccola e media industria, settore delle costruzioni e dello smaltimento rifiuti, comparto turistico-alberghiero, ristorazione, filiera agro-alimentare, strutture sportive,...) alla base del successo e del benessere regionale.
Ciò vale dunque anche per La Provincia di Forlì-Cesena ed è per questo che ci appare urgente allenare la capacità dei singoli e della collettività - a partire dai più giovani che formeranno la società adulta di domani - a riconoscere, a denunciare e a contrastare i comportamenti, le pressioni e le infiltrazioni mafiose, o comunque le manifestazioni propedeutiche ad esse.
A partire da queste considerazioni di base, la Fondazione Roberto Ruffilli (www.fondazioneruffilli.it) ha scelto, in sinergia con l’ASSOCIAZIONE LIBERA (www.libera.it), di declinare il suo pluriennale programma di educazione civica rivolto ai giovani studenti del forlivese, sul tema della difesa democratica contro le mafie: per l’anno scolastico 2022/2023, il percorso #Citizenkit 8 e il workshop Frammenti di futuro 6 lavoreranno allora sullo studio del fenomeno; sui momenti pubblici della sua informazione e della sua memoria (anche in continuità e correlazione con la lunga storia di minacce criminali che ha contrassegnato le vicende italiane, in primis il terrorismo politico); sul contrasto morale, culturale, operativo e giudiziario; sul recupero e la restituzione dei beni confiscati.
Obiettivi e contenuti
Nel suo sviluppo, l’ottava edizione di #Citizenkit si propone l’obiettivo di stimolare l’interiorizzazione dei valori civili e la costruzione di una capacità critico-propositiva nei giovani studenti, proiettando la riflessione in una dimensione di “società promotrice di libertà” in un contesto in cui legalità è sinonimo di strumento democratico nelle mani del cittadino per la propria affermazione e promozione del benessere collettivo.
Impegno professionale e coinvolgimento individuale verranno offerte da protagonisti della lotta alle mafie, attraverso le loro esperienze e le loro proposte per una più intima e condivisa consapevolezza, associandole alla capacità di coinvolgimento spirituale ed emotivo impresso da uno sguardo artistico contemporaneo al problema.
Contro tutte le mafie: l’alternativa democratica delle Istituzioni e della gente comune.
(10 dicembre 2022)
L’esperienza associativa e formativa di Libera, Diritti e Costituzione (Franca Imbergamo e Franco Ronconi)
La parola raccontata per dare anima e volto alla reazione popolare (Carmelo Pecora)
Contro tutte le mafie: La forza della comunicazione.
(31 gennaio 2023)
L’Inchiesta Aemilia e la “risalita della palma”, ovvero la penetrazione delle criminalità organizzate al Nord (Paolo Bonacini)
La parola cantata come urlo liberatore (Cisco)
Contro tutte le mafie: Il potere della magistratura.
(febbraio/marzo 2023)
La possibilità di un futuro diverso per i minori di famiglia mafiosa (Roberto Di Bella)
Il racconto televisivo per raggiungere l’intero Paese (Francesco Colella)
Sviluppo e modalità
In continuità con le precedenti edizioni e nello sforzo anche di mettersi al servizio delle istituzioni educative e formative, la Fondazione Ruffilli cerca di proporre un percorso di educazione civica in grado di rispondere a nuovi modelli in sintonia anche con le potenziali esigenze del periodo post-emergenziale: un ciclo di tre incontri attraverso i quali si cerca di offrire strumenti didattici per affrontare il difficile obbligo delle 33 ore annuali. Raccordandosi alla realtà scolastica del momento e alle esigenze organizzative che volta per volta si presenteranno, i singoli incontri potranno essere organizzati in presenza, da remoto, o in forma ibrida utilizzando, ove necessario, gli strumenti già in essere per la didattica a distanza.
Alla ricerca di un alto coinvolgimento delle scolaresche nella realizzazione del percorso, si cercherà di mantenere la consolidata modalità collaborativa con l’intervento e il contributo diretto degli studenti (intermezzi musicali, letture performate, domande di approfondimento, ecc.) lungo tutto il percorso.
Ogni incontro sarà accompagnato da materiale didattico a guida della trattazione.
Calendario
La programmazione degli incontri sarà distribuita tra novembre/dicembre 2022 e febbraio/marzo 2023.
Progettualità per l’educazione civica: “FRAMMENTI DI FUTURO 6: Il cittadino libero”
Più intima connessione assume quest’anno la realizzazione del workshop principale del progetto, Frammenti di futuro 6: Il cittadino libero”. Gli studenti aderenti al progetto #Citizenkit che sceglieranno di partecipare anche al percorso laboratoriale, approfondiranno dunque in PCTO (Legge 145/2018) - poggiando fattivamente sull’operatività sociale dell’Associazione Libera - la comprensione critica della variegata fenomenologia mafiosa, rendendo immediatamente cogenti le nozioni attraverso metodiche di contrasto materiale e opportunità di recupero di beni confiscati e restituiti all’usufrutto della comunità democratica.
La proposta di PCTO (che, per funzionare appieno, richiede il supporto attivo e costante dei docenti coinvolti, per riuscire a raccordare i momenti formativi degli studenti tra impegni di classe e sedute extra-scolastiche in Fondazione) coniugherà disamina teorica, gioco didattico, bagaglio informativo, confronto personale, dibattito di gruppo, learning by doing, e si articolerà lungo 20/25 ore pomeridiane (10/12 incontri) presso la sede della Fondazione Roberto Ruffilli.
Il gruppo di attività - costituito da un minimo di 5 studenti fino ad un massimo di 15 - sarà seguito dal tutor della Fondazione Ruffilli, prof. Domenico Guzzo, e dal Coordinatore provinciale di Libera, Franco Ronconi.
Maggiormente nello specifico, il percorso pomeridiano condurrà gli studenti in un lavoro di gruppo nel quale apprendimento profondo dei concetti di legalità/illegalità, di “cura” del potere di decisione sul proprio futuro (garantendo accesso ad opportunità, beni e servizi), di salvaguardia dell’equilibrio democratico tra libertà individuale e sicurezza collettiva, verranno messi in dialettica con la conoscenza storica dei principali fatti e delle più gravi dinamiche di mafia nell’intero territorio nazionale. L’esperienza formativa sarà corroborata dall’intervento di contributi esterni legati a testimonianze dirette del terrorismo mafioso (Margherita Asta) e alle più avanzate modalità comunicative del messaggio “anti-mafia” (Sofia Nardacchione), fino ad arrivare alla realizzazione di un elaborato finale, di stampo didattico-giornalistico, da definire nella tipologia in accordo alla sensibilità degli studenti aderenti.
Gli incontri si collocheranno da novembre/dicembre 2022 ad aprile/maggio 2023 e saranno indicativamente così distribuiti e articolati:
- 18 novembre 2022 (Domenico Guzzo – Franco Ronconi)
- 25 novembre 2022 (Franco Ronconi)
- 16 dicembre 2022 (Franco Ronconi)
- 10 febbraio 2023 (Domenico Guzzo)
- 24 febbraio 2023 (Domenico Guzzo)
- 10 marzo 2023 (Margherita Asta)
- 17 marzo 2023 (Sofia Nardacchione)
- 31 marzo 2023 (Domenico Guzzo)
- 21 aprile 2023 (Domenico Guzzo)
- 12 maggio 2023 (Domenico Guzzo)
(Le date sono ipotetiche: il calendario sarà verificato e confermato all’inizio del progetto)
Il workshop sarà anche il percorso di introduzione e preparazione all’esperienza operativa messa a disposizione dall’Associazione LIBERA. A conclusione del percorso, infatti, sarà proposta (per il mese di GIUGNO 2023) un esperienza operativa presso LA FATTORIA “AL DI LA’ DEI SOGNI” - BENE CONFISCATO “A. VARONE” (Sessa Aurunca - Caserta). L’esperienza porterà gli studenti - attraverso un soggiorno di 5 giorni – “dentro” la realtà di beni confiscati gestiti produttivamente da cooperative sociali. Il costo dell’esperienza è di 180 euro più il viaggio in treno A/R Forlì-Caserta (programma e condizioni sono indicate in dettaglio nell’allegato PROGRAMMA DI MASSIMA PRESSO LA FATTORIA “AL DI LA’ DEI SOGNI”).
La Fondazione Roberto Ruffilli contribuirà al sostenimento del costo con un importo per singolo partecipante che varierà in ragione del numero degli aderenti (indicativamente da 50 a 100 euro).
La eventuale rimanente disponibilità di posti sarà messa a disposizione, senza il contributo della Fondazione R. Ruffilli, degli studenti che avranno preso parte solo al percorso di Citizenkit 8.
Progettualità e Istituzioni
Il progetto, come ogni edizione, contempla il sostegno e il patrocinio delle Istituzioni:
- Patrocinio del Comune di Forlì e dell’Ufficio Scolastico Regionale sarà riferimento per una attiva collaborazione volta al coinvolgimento degli Istituti scolastici cittadini, condividendo anche il significato che la giornata del 16 aprile - anniversario dell’uccisione del Sen. Roberto Ruffilli - assume per la città come segnale di accoglimento dei valori promossi e affermati.
- legame con la Regione Emilia-Romagna e con l’Ufficio Scolastico Regionale, divenuto fondamentale riferimento operativo, si consoliderà attraverso l’adesione al progetto conCittadini 2022/2023 (Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna), nel cui percorso #Citizenkit è da anni inserito.
PROGRAMMA DI MASSIMA PRESSO LA FATTORIA “AL DI LA’ DEI SOGNI”
L'ALTERNATIVA DEMOCRATICA DELLE ISTITUZIONI E DELLA GENTE COMUNE
10 dicembre 2022 - ore 10.30
La Fabbrica delle Candele
Piazzetta Corbizzi, 9/30 Forlì
FRANCA IMBERGAMO, FRANCO RONCONI, CARMELO PECORA
Foto 10/12/2022
Come un tumore, le mafie si espandono e penetrano anche nelle Regioni a maggiore “coesione” e “tenuta” civica, spesso a partire dall'infiltrazioni economica e finanziaria.
Tale capacità di diffusione sconvolge anche i territori considerati “virtuosi” per l’immaginario comune, alimentata soprattutto dall’ancora troppo limitata consapevolezza rispetto ad una minaccia che, pur profondamente distruttiva e anti-democratica, non assume al Nord gli stessi tratti di esplicita violenza mantenuti al Sud del Paese.
La recente conclusione dell’iter giudiziario per il cosiddetto Processo Aemilia ha dimostrato, con i suoi pesantissimi capi d’accusa e le sue condanne complessive a centinaia di anni di carcere, come anche l’Emilia-Romagna sia stata gravemente “infettata” dalla piaga mafiosa, e proprio negli ambiti e nelle dimensioni economiche alla base del successo e del benessere regionale.
Ciò vale dunque anche per La Provincia di Forlì-Cesena ed è per questo che ci appare urgente allenare la capacità dei singoli e della collettività - a partire dai più giovani che formeranno la società adulta di domani - a riconoscere, a denunciare e a contrastare i comportamenti, le pressioni e le infiltrazioni mafiose, o comunque le manifestazioni propedeutiche ad esse.
In questo senso, il confronto e il dialogo con due encomiabili attori dell’antimafia, il magistrato della Direzione Nazionale Antimafia Franca Imbergamo e l’artista ed ex-poliziotto Carmelo Pecora, assume il valore di una vera e propria palestra d’educazione civica.
Con il Sostituto Procuratore Franca Imbergamo e il Responsabile locale di LIBERA Franco Ronconi, i giovanissimi forlivesi avranno modo di comprendere come la piena applicazione del dettato costituzionale possa rappresentare il primo e migliore argine contro qualsiasi manifestazione mafiosa: ovvero una reale frontiera democratica alla contaminazione della legalità e del rispetto del bene comune, un autentico “presidio della cosa pubblica” che può agire concretamente - ad esempio ma non solo - nelle forme ormai famose e riconosciute dell’Associazione LIBERA.
Uno dei principali successi della dott.ssa Imbergamo, già collaboratrice del giudice Falcone, è stata la condanna ottenuta come Pubblico Ministero nei confronti del Boss “Tano” Badalamenti, quale mandante dell’omicidio di Peppino Impastato (9 maggio 1978).
E proprio alla figura di Peppino Impastato, giovane ragazzo siciliano ucciso per la suo coraggiosa denuncia dell'oppressione mafiosa in Sicilia, è dedicato lo spettacolo di teatro civile L’urlo di maggio che il narratore Carmelo Pecora performerà dal vivo, forte anche del suo recente passato di Ispettore Capo della polizia scientifica. Un reading che immergerà “tridimensionalmente” gli studenti nella drammaticità della vicenda, facendoli anche riflettere “a specchio” attraverso gli occhi di un giovanissimo poliziotto, lo stesso Pecora, che per scherzo del destino si è trovato ad essere testimone diretto di quegli avvenimenti del 1978.
CONTRO TUTTE LE MAFIE: LA FORZA DELLA COMUNICAZIONE
31 gennaio 2023 - ore 10.30
Sala Melozzo
Piazza Melozzo degli Ambrogi, 7 Forlì
LORENZO FRIGERIO, CISCOProseguendo il cammino intrapreso, il confronto con la forza comunicativa - il potere delle parole si potrebbe dire - di due differenti (ma complementari) “narratori” della lotta alle mafie, il giornalista Lorenzo Frigerio e il cantautore Cisco, ampliano la palestra d’educazione civica di #Citizenkit 8.
Con il cronista e studioso Lorenzo Frigerio (“Libera Informazione”, “Dizionario Enciclopedico delle mafie in Italia” ) che da decenni segue il radicarsi e l’evolvere delle mafie nell’Italia centro-settentrionale, con particolare attenzione alla contaminazione nelle zone più ricche e produttive del Paese, i giovanissimi forlivesi avranno modo di apprendere e comprendere i meccanismi, le dinamiche e le sfide della minacciosa penetrazione della criminalità mafiosa anche in Emilia-Romagna, che si è rivelata così profonda da aver prodotto il più grande procedimento giudiziario nazionale contro la ‘ndrangheta: 220 persone alla sbarra processate nell’aula bunker di Reggio Emilia, quasi 700 anni di carcere di pena confermati in Cassazione, la constatazione che le Cosche al Nord Italia hanno raggiunto un pieno grado di autonomia operativa.
Uno dei punti principali del racconto di Frigerio verterà sulle peculiari forme “economico-finanziarie" che le mafie assumono nella nostra Regione, e nel Nord Italia in generale, con manifestazioni sociali più subdole ed estremamente distanti - ma non per questo meno pericolose - dall’immaginario comune, legato invece agli antichi codici della “lupara”, dell’auto-bomba e dell’omertà diffusa.
E proprio a partire dalla lotta ai paradigmi classici delle vecchie mafie, si snoda il coraggio umano ed artistico di Cisco, che condividerà dal vivo con gli studenti forlivesi un’antologia delle sue opere musicali più impegnate nella denuncia e nell’urlo liberatore: versi e accordi di canzoni - composte dapprima come frontman dei Modena City Ramblers e poi come solista - che imprimono nella memoria collettiva il martirio eroico di Peppino Impastato, aprendosi in seguito ad una articolata riflessione sulla virtù della “fatica civica” a costruire - a qualsiasi latitudine e in qualsiasi contesto popolare - spazi di comunità solidale, trasparente ed aperta. In sintesi - all’opposto della prevaricazione illegale e della violenza feroce delle mafie - l’impegno e l’imperativo morale per coltivare una società degna, libera nello sviluppo e protetta dal diritto costituzionale.
Locandina invito
CONTRO TUTTE LE MAFIE: LA FORZA DELL'ESEMPIO LIBERATORE
15 FEBBRAIO 2023 - ore 10.30
Sala Melozzo
Piazza Melozzo degli Ambrogi, 7 Forlì
don GIORGIO DE CHECCHI, FRANCESCO COLELLA
Foto 15/02/2023
Con don Giorgio De Checchi, parroco di 4 comunità nell’Unità pastorale di Piove di Sacco (Padova) e membro del Collegio dei Garanti di Libera, i giovanissimi forlivesi avranno modo di conoscere e comprendere la potenza del Progetto “Liberi di scegliere” - ideato e promosso da Roberto Di Bella (già Presidente del Tribunale per i Minori di Reggio Calabria, oggi nelle stesse funzioni a Catania) - grazie al quale oltre un centinaio di minorenni sono stati finora allontanati dalle famiglie della 'ndrangheta calabrese, dando loro la possibilità di decidere del proprio futuro attraverso la scoperta delle tante opportunità di realizzazione personale e di conquista della felicità che una vita nella civile legalità può offrire.
Don Giorgio De Checchi, seguendo l’idea che la mafia si combatte con l’esempio dell’emancipazione (dal pregiudizio di un cognome e da un ambiente “tossico”) è tra le antenne principali della rete nazionale di accoglienza che consente alle madri che scelgono di rifiutare il sistema mafioso di aprire ai propri figli una cittadinanza della responsabilità morale e dei diritti costituzionali, delle relazioni di fiducia e di rispetto, dell’impegno per la coltivazione dei talenti individuali dentro il benessere della collettività.
Del progetto “Liberi di scegliere” racconta al grande pubblico, con straordinaria chiarezza ed empatia, l’omonimo film per la Televisione (G. Campiotti, 2019) con protagonista Francesco Colella, che interpreta Antonio, il padre ’ndranghetista contro la cui feroce educazione mafiosa s’impernia tutta la parabola di svincolo del figlio Domenico (Carmine Buschini), idealtipo di ogni singolo ragazzo passato per il progetto. E’ uno dei molti esempi della tenace battaglia che l’artista calabrese - Colella è nativo di Catanzaro - combatte per denunciare, attraverso il dono del proprio talento espressivo, le forme e le pericolosità della mafia: lo si ritrova, infatti, nella fiction RAI “Sotto copertura” (2015-2017) incentrata sulle catture dei principali boss del famigerato Clan dei Casalesi, nella serie SKY Trust - Il rapimento Getty (2018) che tratta del più importante sequestro di persona a fini di riscatto operato dalla ’ndrangheta, nel film per il cinema Aspromonte - La terra degli ultimi (2019) ove viene rappresentata una poverissima comunità dell’entroterra calabro che lotta strenuamente contro il disinteresse statale e le prepotenze mafiose.
In definitiva, attraverso don Giorgio De Checchi e Francesco Colella, gli studenti forlivesi si relazioneranno concretamente con la possibilità di una via d’uscita dalle mafie, per il tramite del potere dell’emozione collettiva e dell’accoglienza solidale.
Locandina invito